De.Stradis. Una "Darker Bologna" che porta luce.

Scritto il 28/06/2023

De.Stradis è il nome d'Arte di Vincenzo Destradis, cantautore di origini pugliesi col pedigree Bolognese.

Se la Bologna di Lucio Dalla era "Dark" quella di De.Stradis è "darker"... eppure, quella di Vincenzo è una "Darker Bologna" che porta luce.

Porta luce sul lato oscuro di una città che in realtà ne è la linfa vitale e qui, il termine darker, non indica più ciò che è oscuro e negativo... ma ciò che sta all'ombra dei famosi portici bolognesi.

Entra nella city con me
Pochi giorni e già ti sentirai padrone
Di essere te stesso in ogni situazione
Bologna accoglie come regola
Sia che parli bangla che terrone

 

Bologna "accoglie come regola" è la frase che deve farvi venire la pelle d'oca, perchè è così!
La città universitaria VUOLE essere accogliente, aperta, intellettualmente combattiva... a volte ci riesce, a volte no... ma ci prova da centinaia di anni.

Ma Bologna parla da sé... noi qui vogliamo parlare di De.Stradis e della sua Musica!!!

TESTO:

Italiano + "Terronico" + Inglesismi = tanto amore per De.Stradis

Se cercate i i soliti temi, come "l'amore perduto" o quello di "una botta e via", oppure il reggaetton che racconta una serata fantastica "ballando sotto la luna" cambiate strad...is.

Non perchè Vincenzo non possa parlare anche di queste tematiche ( per quello che ci appare potrebbe parlare di qualsiasi cosa e farlo alla grande! ) tanto gettonate dalla produzione mainstream, ma perché abbiamo la percezione che voglia farlo in maniera molto più personale, cercando "incastri" verbali che usano immagini, neologismi, giochi di parole che hanno il dono dell'assertività, di ciò che è letteralmente necessario e mai superfluo.

Ed è così che passo dopo passo, una parola alla volta, De.Stradis dipinge nella tua mente ciò che vuole dirti e con City... Bolo... Bangla... Uaglione... San Luca... Punkabbestia... Pratello... Yankees... Umarell... Obelix...  SBAM: sei a Bologna amico mio ( che ti piaccia o meno ).

Musica:

Nasce prima l'uovo o a gallina?
Le idee musicali di questo brano sono di Filippo Bubbico o di De.Stradis?

Ovviamente non importa! L'accoppiata funziona alla grandissima!

Certamente la manina di Filippo è riconoscibile, merito di uno stile di produzione che ha una certa maturità, dei tratti distintivi come la ritmica frammentata da stacchi e ostinati che la rendono imprevedibile quanto basta per ascoltatori anche più tecnici.

L'armonia semplice il giusto, complessa quanto basta riporta ai suoni dei synth '80/'90 ma la ritmica e il Groove di Basso le danno quel tocco "Black" che noi in BHMC apprezziamo molto.

Ancora una volta si palesa questo nuovo suono "italico meridionale" che pur avvalendosi di suoni elettronici si scalda, con groove e ritmiche vicine al Funky.

Diamogli un nome, qualcosa come "Southern Italian sound" perché merita di prendere vita e girare per il mondo!

Altri Artisti come Serena Brancale ci riportano ad una riflessione simile e, quando avviene, noi godiamo. Godiamo tanto.



Produzione:

Come detto qui sopra: produzione eccellente!

Comunicazione e Social:

Tutti faremmo a meno di Social e promozione, tuttavia essi sono l'espressione concreta del lavoro che va oltre la musica e che ci dice come l'Artista si riflette nel mondo che lo circonda.

Ed è anche qui che De.Stradis si rivela un Artista che vuole uscire, maturo nel suo rapporto col mondo.

Video-clip, buona attività sui social. Live di presentazione. Interviste.

Tutto ok. Tutto in regola.

Canto e qualità strumentale:

"De.Stradis non punta a Freddie Mercury ma canta benissimo e bla bla bla..." sarebbe inutile parlare di questo: De.Stradis è un fantastico cantante!

Sicuramente non aderisce a quella strana moda di oggi, derivante dalla Trap forse, che porta a storpiare vocali e consonanti e che ancora non ci spieghiamo.

De.Stradis parla chiaro, anche con le vocali, con quel piacevole leggerissimo accento ( sarebbe meglio dire inflessione... ) che tradisce qua e là le sue origini meridionali e che incornicia il sangue caldo che gli scorre nelle vene.

Sangue caldo scaldato dal sole dell'Italia, dal Sud ai portici di Bologna. Un Hamburger americano ripieno di spaghetti, pomodoro e basilico, mangiato in Via Zamboni accompagnato da una bella birra. 
E' un Hamburger che noi mangiamo molto più che volentieri e, una volta finito, ne vogliamo un altro.